giovedì 23 marzo 2017

San Pellegrino L'aranciata che segue la musica



Come già detto nei post precedenti il Carosello era l'unico modo di quegli anni per poter fare la pubblicità attraverso il mezzo televisivo. 
Per poter entrare a far parte di quel ridottissimo spazio pubblicitario, vi erano tutta una serie di regole da rispettare, la durata della "scenetta", la durata del codino pubblicitario e cosa ancor più importante l'originalità dei  contenuti.
Infatti non era consentito riproporre uno stesso spot, poteva avere le stesse caratteristiche, gli stessi personaggi, ma doveva raccontare ogni volta una storia diversa. Perché non dimentichiamo che lo scopo principale del carosello non è la pubblicità ma l'intrattenimento.
E questo risultava veramente molto dispendioso per le aziende che non volevano perdere questa opportunità unica per entrare nelle case degli italiani. Per non parlare poi l'impegno che i pubblicitari dovevano mettere per poter creare per ogni settimana storie coinvolgenti e accattivanti per il pubblico.
Molto interessante l'esempio dato dalla San Pellegrino, che ha sfruttato al meglio il vincolo dell'originalità puntando sui successi musicali del momento. D'altronde risulta molto più facile creare se c'è una base come può essere una canzone, anziché creare dal nulla. E quindi ad ogni spot, la San Pellegrino  proponeva una canzone nuova, e gli creava una sorta di video musicale. Così colpiva il pubblico già coinvolto dalla Hit del momento, infatti le canzoni scelte erano quelle più in voga e quest'associazione faceva in modo che lo spettatore le riconducesse al marchio.
Molto divertente il carosello che utilizzava Mister Custer di Pippo Franco del 1967, nella scenetta si ripercorrono i vani tentativi del soldato pauroso di convincere Custer a non farlo partecipare alla battaglia contro gli indiani.
Al termine della vignetta, nelle tempistiche imposte, viene inserito il codino pubblicitario dove l'aranciata la fa da padrone, e dove la San Pellegrino, che in quegli anni era tra i leader nella vendita delle acque minerali, sfrutta la sua notorietà per lanciare il nuovo prodotto: Aranciata, facendo leva sull'affidabilità e qualità del marchio San Pellegrino.
E a giudicare dai risultati ottenuti in queglii anni direi che ha fatto proprio un ottimo lavoro.

mercoledì 15 marzo 2017

Carosello Lagostina dove una semplice Linea diventa una vignetta comica



Eccoci a parlare di un altro esempio di marketing pubblicitario creativo e di successo:
le pentole Lagostina.

Ho tratto il video dal Carosello tra gli anni 76-77 il bianco e nero la fa ancora da padrone anche se in quegli anni iniziano a comparire i primi televisori a colori, nulla a che vedere con i nostri dispositivi attuali dove abbiamo persino l'alta definizione, ma siamo ancora ben lontani da tutto questo.

Seppur con unica risorsa il bianco e nero, vista l' ancor ridotta distribuzione delle televisioni a colori, i pubblicitari dovevano ingegnarsi e non poco.
Bellissimo l'esempio di Lagostina dove viene sfruttata al meglio il bianco e nero, partendo da un unica linea disegnato si crea una vignetta divertente accompagnata da quel jingle che rimane impresso: Lui cerca Lagostina, lui cerca e qui la trova...
Associazione perfetta con il sottofondo che permane per tutta la vignetta, dove questo simpatico ominide disegnato percorre un viaggio con diverse disavventure per arrivare al punto dove lo stesso disegnatore gli chiede:" ma cosa stai cercando?" e così parte il codino pubblicitario, con l'impostazione classica imposta per entrare nel canale di trasmissione "Carosello", dove viene dato risalto al marchio e alle caratteristiche di solidità e durabilità del prodotto.
Inoltre va dato merito all'implicito riferimento della linea disegnata che richiama la linea di prodotti e il ciclo di vita degli stessi dato dal percorso che percorre la linea, pressochè infinita come le vicende che possono capitare al personaggio disegnato e che verrà percepito inconsciamente dal consumatore finale portandolo a dare al prodotto una valenza di solidità.  "Geniale!"
 A differenza dalla pubblicità fatta nel decennio del boom economico, gli anni 60', quella degli anni 70' deve affrontare una situazione ben diversa, la crisi petrolifera e il rispettivo costo per i carburanti, incidono notevolmente sul potere d'acquisto dei consumatori.
Vi è un conseguente rallentamento dello sviluppo economico e si entra in una fase inflazionistica, che colpisce maggiormente il ceto medio-basso.
La pubblicità diviene quindi più aggressiva per poter primeggiare nelle vendite, quindi si inizia a puntare più su obiettivi di breve periodo cercando di garantire al consumatore che il proprio prodotto ha delle caratteristiche uniche rispetto ad altri.
Nel caso di Lagostina si punta molto sulla qualità del prodotto e sulla sua durabilità indicandone i 25 anni ad esempio, questo invoglia il consumatore finale di quei tempi all'acquisto di un bene che non dovrà sostituire per molto tempo e che gli garantisce la qualità nella preparazione dei cibi.
 Nell'analisi precedente abbiamo parlato di testimonial che cannibalizzano il prodotto. Questo non ne è di certo un esempio perché tutto: dalla vignetta al jingle stesso riporta al marchio Lagostina che rimane impresso nella mente del consumatore.
Vi invito a commentare e ad esporre le vostre considerazioni in merito e
a presto al prossimo post!

domenica 12 marzo 2017

Calimero testimonial per Mira Lanza




La pubblicità approda alla televisione italiana nei ormai lontani anni 60', il "Carosello" ne diviene il principale contenitore. A differenza di quanto accade negli Stati Uniti, dove vengono ideati veri e propri messaggi pubblicitari per presentare la marca con l'ausilio di spot e  sponsorizzazioni, in Italia si percorse una strada ben diversa dovuta principalmente al vincolo dettato dal monopolio RAI di quegli anni.  La Pubblicità non doveva "disturbare" lo spettatore televisivo, anzi doveva coinvolgerlo e quindi la pubblicità diventava un vero e proprio spettacolo d'intrattenimento con una durata di almeno 100 secondi e solo 35 secondi erano dedicati allo spot, il cosiddetto "codino pubblicitario.
Questo metodo di presentare la marca e il prodotto non sempre poté risultare efficace, a volte a causa della forte personalità del personaggio testimonial il prodotto promosso veniva "cannibalizzato".
 Questo stile di far pubblicità fu proprio caratterizzante del modello Italiano, e quando il "Carosello" venne chiuso e si iniziarono ad introdurre gli spot, con brevi interruzioni tra uno spettacolo e latro, si mantenne questa forma di coinvolgimento dello spettatore, cercando di ricreare brevi scene che richiamassero al vissuto di ogni giorno, ma di questo ne parleremo meglio con il proseguire delle analisi dei prossimi spot.
Dopo questa introduzione torniamo a Calimero, che nasce appunto nel 1963 come primo prodotto pubblicitario per la Mira Lanza, dove da piccolo pulcino cade nella fuliggine e diviene completamente nero, da lì inizia a convincersi di essere sfortunato e gli accadono tutta una serie di disavventure, come quella del video appunto. Alla fine però arriva l'intervento della lavandaia che con il detersivo AVA gli restituisce il suo naturale candore e poi parte il codino pubblicitario con la presentazione del prodotto.
Celebre rimane lo slogan: "Ava come Lava".
 Questo potrebbe essere un esempio della forte personalità del personaggio che oscura il prodotto pubblicizzato, infatti con gli anni il personaggio Calimero inizia a staccarsi dalla pubblicità diventando un personaggio dei cartoni animati molto celebre oltre che in Italia anche in Giappone e quindi un prodotto commerciale a se stante non più collegato direttamente al detersivo Ava.
Negli anni 90' ritorna a fare da testimonial pubblicitario, forte della notorietà del marchio Ava e del personaggio Calimero, due entità forti e indistinte che si riuniscono nuovamente nello spot pubblicitario, come a ricordare quel vecchio connubio. Per i tempi moderni forse meno impressivo rispetto al Carosello, ma comunque forte del marchio e di uno slogan che ha segnato la storia dei detersivi Ava. Quindi possiamo dire che in questo caso il forte carisma del personaggio non ha danneggiato la visibilità del prodotto anzi con gli anni è riuscito a mantenerla, sfruttando anche la popolarità raggiunta fin dai lontani anni 60'-70'.
Vi invito a commentare e condividere le vostre considerazioni in merito.
Al prossimo spot!

giovedì 9 marzo 2017

Benvenuti

Benvenuti sul mio blog!!! 

La prima pubblicità in Italia nasce con il Carosello
Dedicherò questa sezione al mondo della pubblicità, quest'affascinante mezzo di comunicazione che tutti evitiamo di guardare, ma che tutti conosciamo.
Analizzerò molti spot famosi e molti altri dimenticati, per capire con voi le dinamiche pubblicitarie che puntano a colpire ed invogliare il consumatore finale.
Ho sempre ritenuto che fosse molto interessante come argomento, e mi sono sempre posta molte domande, la prima tra tutte è:
Ma noi acquistiamo per una precisa e stabilita necessità o siamo completamente influenzati inconsciamente da ciò che la pubblicità ci propina?
Quando siamo davanti allo scaffale del supermercato siamo noi che decidiamo o qualcun altro ci ha già condizionato?
 Pubblicità e Merchandising ci  guidano verso comportamenti d'acquisto indotti e non reali.
Quante volte siete tornati a casa dalla spesa, con molti articoli che non avevate preventivato di comperare.
Non siete voi spendaccioni, non sentitevi in colpa.
Siete solo stati condizionati inconsciamente all'acquisto di un determinato articolo di cui prima di entrare al supermercato non sentivate l'esigenza, ma usciti l'avete incluso nel vostro carrello.

Questa è solo una breve introduzione a ciò che mi propongo di fare, spero vi divertirete con me nell'addentrarci in questo mondo fantastico della Pubblicità!