venerdì 28 aprile 2017

Lavazza un amore di caffè


Non potevo di certo, non parlare di una delle aziende leader di mercato per la vendita del caffè.
Tutto inizia negli anni 1894-95, quando il fondatore dell'azienda Luigi Lavazza rilevò una piccola drogheria nel cuore di Torino e ebbe l'idea alla base di tutta la sua fortuna. Scelse di esplorare un mondo sconosciuto per quegli anni, la miscelazione del caffè. 
Vi sembrerà una cosa banale, viste le innumerevoli varietà dei tempi nostri, ma per quegli anni fu una vera e propria rivoluzione, infatti i rivenditori di caffè di quell'epoca si limitavano a venderlo in un unica varietà e l'idea di Lavazza fu quella che aprì le porte ad un nuovo mercato completamente inesplorato; E come sempre accade l'azienda che da pioniere apre un mercato ne sfrutta maggiormente le risorse, e ai followers non resta che seguire il leader e raccoglierne le briciole.
Lavazza per molti anni cavalca l'onda dell'innovazione, ma ben sappiamo che prima o poi si arriva ad uno punto dove ormai anche tutti i followers si sono adeguati ed il mercato non risponde più efficacemente quanto nelle prime fasi. La pubblicità che diviene fondamentale per la presentazione dei nuovi prodotti, in queste fasi ,dove tanti rivenditori offrono prodotti similari, arriva a dare quella spinta per mantenere la posizione di leadership di mercato. Lavazza non abbandona lo spirito da pioniere e coglie al meglio l'opportunità di entrare nelle case degli italiani utilizzando il canale del Carosello, con grande successo direi!
Negli anni 60-70 compaiono le prime pubblicità in bianco e nero, su stile cartoon con protagonisti tre simpatici personaggi messicani Caballero, Carmencita e Paulista,  ideati dal grafico pubblicitario Armando Testa. Un divertente triangolo amoroso che vede Caballero alla ricerca dell'amore della sua Carmencita, ma le cosa no è facile e deve superare degli oppositori per raggiungerla, e quando la trova la invita a fuggire con lui, ma lei lo rifiuta perché innamorata di un altro, "un uomo molto in vista, alto bruno col baffo che conquista". Allora Caballero le rivela la verità che in realtà Paulista è proprio lui e parte il codino pubblicitario tipico del Carosello. 
Con il passare degli anni la Lavazza ha cambiato vari testimonial e celebre è lo slogan "Più lo mandi giù e più ti tira su!"recitato da Manfredi, che rimarrà impresso nella memoria popolare.
Un bel punto di svolta per un prodotto per pochi intenditori e raffinato ma che grazie alle strategie di successo della Lavazza è divenuto un simbolo di italianità nel mondo, presente in ogni casa. Come ha fatto Lavazza a sviluppare ed espandere questo mercato, a rompere questo cliché? Semplicemente con il sorriso, lo fecero con Manfredi, con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini e  non a caso anche nelle celebri è più recenti pubblicità, le campagna paradiso, vengono utilizzati testimonial tra il mondo dell'intrattenimento e comicità, Solenghi, poi successivamente Bonolis e Laurenti è più facile attirare le mosche col miele piuttosto che con l'aceto, L'umorismo arriva a tutti e quale modo migliore per raggiungere il maggior numero di persone possibile?
Brava Lavazza che ci fai sorridere e ci tiri su!
A presto 

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fonti:
 https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Lavazza_(azienda)

martedì 18 aprile 2017

L'incantevole voce di Mina ha stregato Barilla




Continuiamo con la nostra carrellata di spot del Carosello italiano. Come ho già spiegato nelle precedenti analisi il contenitore "Carosello" impone dei vincoli molto rigidi per la pubblicità di quegli anni, siamo in un un periodo storico dove il settore televisivo non è liberalizzato. La RAI ha il monopolio di stato per le trasmissioni radio televisive e può dettare legge sui propri spazi di trasmissione. Il Carosello ne è il principale esempio, è seguitissimo e amato dal pubblico ed è un canale veramente prezioso per raggiungere il consumatore finale. Anche Barilla entra a far parte della rosa delle imprese leader di mercato che non intende lasciarsi scappare questa occasione di promozione. Come farà per gran parte della sua storia pubblicitaria Barilla si affiderà all'uso di testimonial d'eccellenza, in quegli anni la fama di Mina era alle stelle e chi meglio poteva promuovere le paste Barilla? In questo spot in particolare Mina si trova nella tipica situazione di una mattinata in sala di registrazione dove esalta tutta la sua splendida voce nell'esecuzione del brano partenopeo:"Monasterio 'e Santa Chiara" al termine di quello che ora definiremmo il video della canzone parte il codino pubblicitario tipico del Carosello dove Mina invita lo staff di registrazione a casa sua per un bel pranzo a base di pastasciutta "Barilla naturalmente" Lo spot si focalizza sull'innumerevole quantità di formati della pasta ed inoltre con l'ausilio di immagini rievocative si elencano i vari procedimenti per la preparazione degli spaghetti, addirittura Mina indica i tempi di cottura, tutto questo per invogliare lo spettatore televisivo a prediligere la pasta Barilla rispetto ad altre marche. La popolarità di Mina di certo è stato un colpo azzeccato, perché ha avvicinato al cittadino comune la celebrities non oscurando minimamente il prodotto ma incrementandone le vendite.  Nel' evoluzione delle pubblicità dei prodotti Barilla verrà accentuato questo senso di casa di famiglia fino ad arrivare allo slogan: "dove c'è Barilla c'è casa" che è la chiara evoluzione di queste prime pubblicità.
Anche Barilla ha fatto centro con il Carosello e resta tutt'oggi in vetta alle vendite del prodotto pasta e non solo...

A presto 

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martedì 11 aprile 2017

GRINGO difensore di MONTANA


La Montana affida la sua promozione all'intrepido paladino di giustizia GRINGO che a suon di rime  difende l'onore della bella Dolly catturata dal cattivo Black Jack. Molto divertente il connubio tra scena, a ricordar i vecchi film muti stile Charlie Chaplin sullo sfondo, con uno stile del tutto nuovo però, fatto di fotogrammi, non di girato, e il narratore che racconta in rima tutto quello che accade, rendendo avvincente tutta la scenetta. Il sottofondo musicale in stile Western accompagna tutta la storia e persino il codino pubblicitario, ogni volta che si arriva alla rima anche forzata il coretto esalta il nome di Gringo. Bello il riferimento Western scelto dalla Montana che cavalca la tradizione cinematografica di quegli anni,(gli spaghetti Western) dove solitamente vi erano grandi proprietari di mandrie di bestiame con i cowboy a loro difesa adattandola e calzandola perfettamente all' esigenze del marchio. Se poi pensiamo che lo stesso marchio Montana è appunto uno stato confederato degli Stati Uniti d'America caratterizzato appunto dall'allevamento di mandrie di bestiame, e quale nome non fu che più azzeccato per una ditta che produce Carni? Ad esaltare il riferimento vi sono le rime iniziali di ogni spot del Carosello sempre diverse eccetto quella  iniziale rimasta impressa nella memoria popolare: "Laggiù nel Montana, tra mandrie e Cowboy c'è sempre qualcuno di troppo tra noi!"
Ad ogni spot, dopo il rincorrersi di ogni rima si arriva sempre al momento fatidico del duello quando  Gringo guarda il sole ed esclama:" Il sole nel cielo è una palla di fuoco, sarà mezzogiorno, mezzogiorno di CUOCO! celebre slogan a chiudere la scena e ad aprire il codino pubblicitario, dove non vi è più Gringo come protagonista ma è l'esaltazione della Carne Montana, ed ogni rima ne rimarca la bontà, genuinità e qualità. 
Nonostante i vincoli imposti dal contenitore Carosello, devo dire che le aziende che si sono cimentate con la pubblicità in quegli anni sono stati pionieri in un territorio inesplorato, hanno fatto non solo la storia della propria azienda, ma hanno fatto certamente la storia della pubblicità, buttando le basi per gli spot moderni, conferendo una linea guida da seguire,e che si tramanderà nel modo moderno di fare pubblicità in Italia. Si pensi solo che negli stati esteri le pubblicità sono molto impersonali, e in futuro ve ne mostrerò alcune, mentre noi italiani continuiamo a creare spot che coinvolgono lo spettatore, con "saghe pubblicitarie" dove vengono raccontati in 30 secondi spezzoni di storie, che verranno continuate in diversi spot successivi, per coinvolgere e creare nell'immaginario dello spettatore una storia da seguire e scoprire ogni volta. Per stupire, colpire e promuovere un prodotto facendo sì che rimanga impresso nella mente non solo per un bisogno immediato ma anche negli anni a venire.

Fate anche voi le vostre considerazioni e commentate di seguito, divertiamoci insieme ad analizzare gli spot pubblicitari.
A presto

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fonti:
http://www.montanafood.it/storia/

martedì 4 aprile 2017

Titti e Silvestro facciam pace per DeRica




Famosissime le diatribe tra Titti (Tweety) e il gatto Silvestro, personaggi animati creati dai disegnatori statunitensi della Warner Bros nei lontani anni '40, dove il personaggio del gatto Silvestro diventerà nell'aspetto quello che tutti noi conosciamo a partire dal 1945.
L'origine del suo nome deriva da Silvestris, nome scientifico del gatto selvatico, questo micetto compie mille peripezie per catturare il canarino Titti che una ne pensa e cento ne fa, e riesce sempre a sfuggire alle sue grinfie. Molto amati dai più piccoli hanno un successo globale e negli anni le loro avventure sono sempre al passo con i tempi, l'eterna sfida che non ha mai fine, diventando serie animate, film di animazione etc.
DeRica coglie l'occasione del Carosello ridisegnando e animando questi due amatissimi personaggi proponendo diverse scenette, dove lo sfortunatissimo gatto Silvestro le prova tutte pur di catturare il piccolo e "sfottente" Titti, e mentre ce l'ha quasi fatta, si accorge che Titti si trova su una scatola di pelati DeRica e scatta il famoso slogan: "Oh, No!Su DeRica non si può!"
Così Silvestro e Titti cessano la loro eterna lotta e parte il classico codino pubblicitario che richiama le proprietà del prodotto riproducendo la tipica scena all'Italiana della famiglia a tavola di fronte ad piatto di pasta fatto con i pelati DeRica, con la voce del narratore di sottofondo che esalta le proprietà del sugo fatto con i pelati e il sapore dei pomodori con questo mix di immagini e audio si crea nell'immaginario dello spettatore il senso di unità e casa che c'è ogni giorno nel quotidiano durante il pasto e che solo i pelati dal sapore di pomodoro riescono a dare. Molto azzeccato anche il taglio dalla vignetta e il codino pubblicitario, cosa che in molti spot risulta a volte talmente staccato e poco riconducibile al prodotto, mentre in questo caso il prodotto entra nella vignetta e mette fine persino all'eterna caccia di Silvestro e fa sì che lo spettatore non venga disturbato dallo spot vero e proprio.
In questo caso Titti e Silvestro sono personaggi animati talmente forti del loro successo internazionale che non verranno ricollegati a lungo ai pelati DeRica, ma non ne cannibalizzano il successo della pubblicità anzi gli danno quel plus che con gli anni ha reso famoso lo slogan "oh No! Su DeRica non si può! Da molti della mia generazione ancora è ricordato.
Direi proprio una bella campagna di Marketing e pubblicità!

Lascia qui sotto le tue considerazioni e divertiamoci insieme ad analizzare gli spot pubblicitari di ogni tempo.
A presto

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